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ragazzi aiuto disperato


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gia' richiesta la disoccupazione e chissa' quando arriva , sono gia' quasi 2 mesi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la disoccupazione ordinaria la pagano dopo circa 2-3 mesi dalla ricezione della lettera di accettazione da parte dell'INPS .

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Hai provato a vedere se in Comune ci siano delle erogazioni di contributo per chi ha casa in affitto e versa in condizioni disagiate?

 

Te lo dico perchè io, con un solo stipendio e nucleo famigliare di 4 persone, dal Comune mi hanno detto che forse potrei ricevere qualcosina e stavo giusto per preparare le carte.

 

Per il resto non so che dirti, per questo evito di dire qualsiasi cosa oltre il mio sostegno morale ed un in bocca al lupo.

 

 

Giusto suggerimento...... Mike :ok:

Massimiliano se tu avessi avuto meno di 35 anni ti avrei suggerito di aprire la partita iva al 5%.... Ma ......

In vista dell'estate potresti pensare ad un lavoro stagionale in qualche localita' turistica, cosi' tanto per "tamponare".....

Non scusarti e tieni duro!

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iva al 5%? :huh:

 

 

 

credo sia questo che intendeva:

 

 

Partita Iva dei minimi: il "forfettone" passa dal 20 al 5 per cento

 

Sembra che all'interno della manovra economica il forfait fiscale del 20 per cento cui usufruiscono coloro che hanno la cosiddetta "partita Iva dei minimi", scenderà drasticamente al 5 per cento, ma solo entro i primi 5 anni di attività.

Sembra che all'interno della manovra economica il forfait fiscale del 20% cui usufruiscono coloro che hanno la cosiddetta "partita Iva dei minimi", e cioè quei contribuenti a cui si applica il regime fiscale speciale dei "minimi", scenderà drasticamente al 5%. Ma solo per quelle imprese, o professionisti, con meno di cinque anni di attività, o che la stanno avviando adesso. Questo probabilmente per agevolare tutti quegli imprenditori che intendono aprirsi una attività e che quindi, grazie ad una minore tassazione, avranno molta meno acqua alla gola. Con il regime dei minimi, infatti, il "forfettone" del 20% sul reddito (che ora dovrebbe passare al 5%) include tutte le imposte, quali Irpef, Iva, Irap e tributi locali, e inoltre sono esclusi dall'applicazione degli studi di settore. Unica condizione, non si può superare la soglia reddituale di 30mila euro l'anno, altrimenti si passa ad un regime "normale" con l'Iva. Per fortuna, inoltre, sembra che sia stata, almeno per il momento, accantonata l'idea di aumentare al 33% i contributi previdenziali obbligatori da versare alla gestione separata dell'Inps, tanto che l'Acta (Associazione consulenti terziario avanzato) ha sospeso la manifestazione in programma, pur avvertendo che rimarranno "prontissimi a reagire se venissero riproposte misure così folli e inique".

 

 

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credo sia questo che intendeva:

 

 

Partita Iva dei minimi: il "forfettone" passa dal 20 al 5 per cento

 

Sembra che all'interno della manovra economica il forfait fiscale del 20 per cento cui usufruiscono coloro che hanno la cosiddetta "partita Iva dei minimi", scenderà drasticamente al 5 per cento, ma solo entro i primi 5 anni di attività.

Sembra che all'interno della manovra economica il forfait fiscale del 20% cui usufruiscono coloro che hanno la cosiddetta "partita Iva dei minimi", e cioè quei contribuenti a cui si applica il regime fiscale speciale dei "minimi", scenderà drasticamente al 5%. Ma solo per quelle imprese, o professionisti, con meno di cinque anni di attività, o che la stanno avviando adesso. Questo probabilmente per agevolare tutti quegli imprenditori che intendono aprirsi una attività e che quindi, grazie ad una minore tassazione, avranno molta meno acqua alla gola. Con il regime dei minimi, infatti, il "forfettone" del 20% sul reddito (che ora dovrebbe passare al 5%) include tutte le imposte, quali Irpef, Iva, Irap e tributi locali, e inoltre sono esclusi dall'applicazione degli studi di settore. Unica condizione, non si può superare la soglia reddituale di 30mila euro l'anno, altrimenti si passa ad un regime "normale" con l'Iva. Per fortuna, inoltre, sembra che sia stata, almeno per il momento, accantonata l'idea di aumentare al 33% i contributi previdenziali obbligatori da versare alla gestione separata dell'Inps, tanto che l'Acta (Associazione consulenti terziario avanzato) ha sospeso la manifestazione in programma, pur avvertendo che rimarranno "prontissimi a reagire se venissero riproposte misure così folli e inique".

 

 

 

Esatto, intendevo giusto questo......

In alcuni settori si è gia' scatenata la caccia agli under 35 per poterli pagare meno, tanto ai lavoratori conviene uguale.......

In questo modo coloro che hanno oltre i 35 e si aprono la PI con un carico fiscale del 50% sono tagliati fuori..... OOOHHH quale italica lungimiranza del cxxo!!!!!

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variant110tdi

Monica ha resistito un mese. Aveva 24 anni, una laurea in Scienze dell’educazione e nessuna esperienza. Stagista in un’agenzia del lavoro. La responsabile sbrigava le pratiche da sola senza assegnarle alcuna mansione però le affidava i “colloqui conoscitivi”, il compito più delicato, quindici minuti per conoscere il candidato di turno con il suo bagaglio di studi, esperienze, talenti e passioni. “Non c’erano graduatorie e pescavamo dagli elenchi a caso…”.

 

“Mi dicevano di fare sempre le stesse domande generiche sul curriculum, io prendevo appunti e salutavo dicendo: ‘La richiameremo’. Quando un’azienda richiedeva una figura specifica proponevamo due-tre candidati tenendo anche conto del ‘profilo caratteriale’: in pratica se la persona parlava molto o era timida, cos’altro potevo valutare? Di colloqui se ne facevano anche trenta al giorno, che in un mese avranno portato a cinque-sei incontri in azienda, di ‘collocati’ non ne ho visto neanche uno”.

 

Da due anni Monica ha una scuola dove organizza corsi di informatica per adulti che vogliono riqualificarsi e ragazzi in cerca di lavoro. Come Gaia, 26 anni, laureata in Storia dell’arte con il massimo dei voti, da oltre un anno regolare frequentatrice di agenzie interinali. “Mi è capitato di essere convocata dalla stessa azienda anche per cinque colloqui di fila, ognuno in un ufficio diverso e con un diverso esaminatore che ripeteva le solite domande ‘preliminari’. L’ultima volta il direttore mi ha detto che il posto era mio. Ho dovuto richiamare l’agenzia più volte per scoprire di essere stata superata da un candidato che loro non conoscevano. Sempre la stessa storia, la mia impressione è che i colloqui servano solo a fare numero”. La pensa così anche Marzia, 32 anni, un lavoro in nero nell’edilizia. “Ho trovato spesso esaminatori che non sapevano neanche quali mansioni avrei potuto svolgere con i miei titoli. Li ho sentiti deridere persone che telefonavano per conoscere l’esito dei colloqui. Lucrano sulle nostre speranze e ci prendono in giro. Al massimo ti procurano uno stage di tre o sei mesi, in azienda avanzano i soliti intoccabili che ti fanno pure la guerra, poi lo stage finisce e ricomincia il calvario dell’attesa col telefonino sempre acceso. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Quando mi chiamano per un colloquio mi viene la nausea”.

 

Per tanti ragazzi la ricerca di un posto qualunque è diventata l’unico lavoro, con ricadute psicologiche pesanti e un tasso di frustrazione troppo alto. Ci sono anche agenzie che funzionano e aziende che assumono, ma quanti di voi si sono ritrovati nelle storie di Monica, Gaia e Marzia? Che prospettive ci sono quando i percorsi d’inserimento nel mondo del lavoro sono così opachi?

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variant110tdi

Commercio, la Cgil contro l'inganno dei commessi ''finti soci''

Al via 'Dissòciati!' per contrastare l'abuso del contratto di associazione in partecipazione: dipendenti autonomi solo sulla carta, stipendi e pensione più bassi e partecipazione alle perdite

Commercio, la Cgil contro l'inganno dei commessi ''finti soci''

Associati per fare i commessi? Dissòciati

NAPOLI - Parte a Napoli la campagna promossa dalla Cgil contro l'utilizzo del contratto di associazione in partecipazione negli esercizi commerciali. Un fenomeno - viene sottolineato in una nota - che in città e in provincia è in costante crescita. Secondo i dati diffusi dalla confederazione, infatti, nel 2010 risultavano iscritti all'Inps di Napoli 1651 lavoratori di questa tipologia. "E se consideriamo che ce ne sono tantissimi non registrati all'Istituto - sottolinea il segretario della Cgil partenopea, Giovanni Nughes - siamo di fronte ad una vera e propria emergenza".

 

IL COMMESSO "ASSOCIATO" - Il commesso assunto come associato in partecipazione, rispetto a un dipendente, ha uno stipendio e una pensione più bassa, ma soprattutto partecipa anche ad eventuali problemi finanziari dell'impresa. E tutto questo avviene spesso nella totale inconsapevolezza del lavoratore. La Cgil sta attivando presso i suoi uffici legali tutti i possibili percorsi di tutela per fare in modo che il fenomeno emerga e che i giovani vadano a denunciare la loro situazione.

 

LA CAMPAGNA CGIL - Oggi a piazza Dante a Napoli sarà allestito un gazebo attrezzato da Camera del lavoro, Filcams, Nidil e 'Giovani non più' per la distribuzione di materiale informativo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica, raccogliere dati utili alla composizione di un primo elenco di aziende territoriali che fanno uso di questa tipologia di contratto, invitare i giovani a collegarsi con il sito www.dissociati.it e con la pagina Facebook 'Dissociali Napoli'. Le organizzazioni puntano all'apertura di un tavolo di confronto con l'Ispettorato del lavoro della provincia di Napoli con la costituzione di un Nucleo Ispettivo Misto che faciliti l'emersione e denunci le criticità legate all'uso smodato del contratto.

 

mercoledì 30 novembre 2011

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Esatto, intendevo giusto questo......

In alcuni settori si è gia' scatenata la caccia agli under 35 per poterli pagare meno, tanto ai lavoratori conviene uguale.......

In questo modo coloro che hanno oltre i 35 e si aprono la PI con un carico fiscale del 50% sono tagliati fuori..... OOOHHH quale italica lungimiranza del cxxo!!!!!

 

54% prego +inps 17,50% e quota fissa di oltre 3600/anno

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