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ragazzi aiuto disperato


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la serrata!!, tanto che se ne parla, attualmente tante attività private intendo quelle che contribuiscono in molto meno di un mese salterebbero in aria,

 

io rimango per il bastone <_<

 

si, ma usarlo veramente, mentre si fanno solo chiacchiere: quando c' era lo sciopero dell' autotrasporto, ho detto per cb che era meglio munirsi di spranghe e disfare qualche banca (la mia opinione è che sono loro alla base della crisi). Tutti muti.

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Maxritmo

hanno già fatto una cosa simile...(i tir) e cosa hanno risolto?

 

i prezzi continuano a correre...

 

la serrata (eventuale) danneggia in primis chi la fà...

 

ci vogliono altre idee...

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hanno già fatto una cosa simile...(i tir) e cosa hanno risolto?

 

i prezzi continuano a correre...

 

la serrata (eventuale) danneggia in primis chi la fà...

 

ci vogliono altre idee...

Modificato: da stebea
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Maxritmo

vero...

 

ma vie d'uscita nn ce ne sono...(almeno nn se ne vedono)

Modificato: da Maxritmo
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Tutto vero quel che scriviamo ed è anche vero però che molti italiani non si fanno mancare nulla, sono spesso in aereoporto e noto con piacere che sono rimasto uno dei pochissimi ad avere un telefono cellulare per telefonare (fra l'altro vecchio di 7 anni), la gente è seduta a giocare con smartphone da oltre 600 euro e tablet all'ultimo grido e molti di loro li possiedono entrambi.

Posso capire che è una passione come quella che ha il sottoscritto per le auto ma stanno rientrando o partendo tutti dalla settimana bianca o dalla super vacanze.

Come fare a far capire a questa gente che ormai si è toccato il fondo del barile?

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Maxritmo

il mio telefono è un nokia 6630 preso usato tra l altro...

ho la macchina che ha 13anni... e nn ho mai fatto un viaggio in vita mia (nn sò manco comè fatto un aereoporto)...

 

ma tutta stà gente ...ma come fà? :blink:

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variant110tdi

Fornero: "Non capirei no dei sindacati"

Camusso: "Da governo meno tutele"

Il ministro del lavoro 'confida' nell'accordo, ma spiega: "Senza il sì dei sindacati, niente paccata di miliardi". Il segretario nazionale della Cgil: "Quella fatta è una proposta che fa un passo indietro". Il leader della Cisl invita l'esecutivo a rivedere la propria posizione sugli ammortizzatori sociali: "Se non sarà modificata la parte su mobilità, il tavolo salta". Rete Imprese: "Se riforma non cambia, non firmiamo"

Lo leggo dopo

Fornero: "Non capirei no dei sindacati" Camusso: "Da governo meno tutele" Il leader della Cgil, Susanna Camusso

APPROFONDIMENTI

video

Camusso: sì alla Tav, no al ponte sullo Stretto

video

Rampini: ''La crisi del lavoro e le paure delle imprese straniere''

 

ROMA - "Confido che l'accordo ci sia e lavoro per l'accordo". Così il ministro del Welfare, Elsa Fornero, a margine di un convegno alla Farnesina, risponde a distanza alle critiche sollevate dai sindacati il giorno dopo l'incontro sulla riforma del mercato del lavoro. "L'entità dei cambiamenti è tanta - ha proseguito - e, quindi, posso capire che l'interpretazione di primo acchitto sia uno shock", ha aggiunto il ministro, che ha detto ancora: "ritengo, invece, che la riforma sia buona e mi risulterebbe molto difficile capire che il sindacato italiano non si dichiari d'accordo su una riforma che lavora per l'inclusione e l'universalità degli ammortizzatori". Senza il sì preventivo dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro il governo non metterà, in particolare sugli ammortizzatori sociali, "una paccata di miliardi", ha spiegato ancora il ministro. "È chiaro - ha affermato - che se uno comincia a dire 'no', perché noi dovremmo mettere lì una paccata di miliardi e poi dire 'voi diteci di sì'. No, non si fa così". Fornero ha dichiarato che "è chiaro che se c'è un accordo più avanzato mi impegno a risorse più adeguate e fare in modo che il meccanismo degli ammortizzatori e questo mercato del lavoro funzionino abbastanza bene". Il responsabile del Welfare ha aggiunto: "noi proponiamo qualcosa e mi sono impegnata a che le risorse non vengano tolte dall'assistenza. Mi sembra che questo sia un buon impegno. Anzi - ha lamentato - avrei voluto sentire anche una piccola parola di apprezzamento per questo impegno, che vuol dire non togliere, non sottrarre risorse all'assistenza. Mi sembra una buona cosa. Ma non ho sentito neanche mezza parola di apprezzamento".

 

Basta privilegi. La riforma del mercato del lavoro per renderlo più inclusivo e dinamico dovrebbe prevedere ''maggiore facilità di entrata e un po' più di facilità di uscita'', ha detto ancora il ministro del Lavoro, sottolineando come sia necessario 'smantellare' le protezioni che si sono costituite ''fino alla difesa dei privilegi''. Sul versante del mercato del lavoro sono "giornate molto concitate e impegnative. Sono impegnata sulla riforma - ha aggiunto - dopo torno al ministero per preparare gli incontri dei prossimi giorni per chiudere molto in fretta sulla riforma del mercato del lavoro". "È molto difficile creare posti di lavoro e non si costituiscono con i soldi pubblici: quella è una via negata, il nostro spread schizzerebbe ed è inutile provarci. I posti di lavoro - ha aggiunto il ministro - si costruiscono con le buone regole, smantellando protezioni un po' interessate e garantendo il criterio del merito".

 

Posto fisso. Sugli effetti della riforma, il ministro ha aggiunto: "Non siamo così ingenui da pensare che la riforma crei immediatamente crescita e occupazione, ma è un prerequisito fondamentale". Oltre all'inclusione la riforma del lavoro è caratterizzata da "un altro aspetto fondamentale, la dinamicità: oggi il mercato del lavoro deve essere dinamico", ma non verso la pensione che dopo la riforma "non è più facile". Terzo tassello dell'intervento dell'esecutivo è quello di un "buon sistema di ammortizzatori sociali". Fornero spiega quindi la nuova sigla, assicurazione sociale per l'impiego che serve a "dire che non sei un disoccupato, ti vogliamo considerare una persona che ha lavorato e ti diamo una sorta di indennità che ti aiuta nel momento in cui stai cercando un nuovo lavoro, ma devi essere attivo". Questo sistema, sottolinea Fornero, deve essere "universalistico". Infine il ministro torna sulla polemica sul posto fisso per ribadire: "Non l'ho mai denigrato e non l'ho mai promesso. Promettere il posto fisso è facile". Per Fornero "è realistico" dire che "in un mercato del lavoro dinamico promettere un posto fisso per tutti è un'illusione".

 

Le reazioni. "Il ministro Fornero è il miglior contributo del governo al fallimento del tavolo sul lavoro. Con le sue intemperanze verbali ed i suoi diktat, è stato fin dall'inizio il principale ostacolo alla trattativa. Oggi si è superata: parlare di 'paccate di miliardi' che il governo non dà senza un accordo, mentre migliaia di lavoratori perdono il proprio posto di lavoro, le aziende chiudono e i diritti vengono messi in discussione, è talmente di cattivo gusto e fuori luogo che non si può commentare", ha affermato in una dichiarazione

il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Dietro le cadute di stile del ministro Fornero si nasconde un'impressionante ossessione ideologica: rompere un fondamento della nostra storia sociale e democratica. Mi chiedo se la tecnica dell'arroganza appartenga alle specialità di un governo tecnico" è stato il commento di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. "Il governo usa metodi inconsueti per fare le trattative. Adesso siamo al "prima si dice sì e poi arriva una "paccata di soldi, proporzionata al grado di condivisione delle propostè. A noi basterebbe comprendere qual è la direzione di marcia che l'esecutivo intende adottare", è stato il commento del capogruppo del Pd nella Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano.

 

La posizione dei sindacati. La dichiarazione del ministro arriva dopo che, in mattinata, il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso aveva precisato quanto già affermato ieri in merito a un 'passo indietro' compiuto dal governo: "Ho parlato di un passo indietro perché, mentre noi confermiamo che è necessario avere una riforma universalistica degli ammortizzatori sociali e quindi che è giusta l'idea che ci sia il sussidio della disoccupazione per tutti i lavoratori, la proposta che ci è stata fatta ieri 1 è una proposta che non allarga, che non prevede l'indennità per tutte quelle figure che oggi non ne hanno diritto e riduce invece la copertura di quelli che ce l'hanno già". "Siamo di nuovo invece - ha proseguito Camusso - di fronte ad una riforma che non rappresenta una tutela per tutti ma anzi una riduzione della tutela esistente".

 

Le critiche della Cgil. Ma c'è il rischio di accordi separati tra governo e sindacati? Per la Camusso il problema non è questo: "Il tema non è gli accordi separati, ma la qualità di questa riforma e che risposte si danno ai lavoratori'', ha risposto. Sui tempi indicati dalla Fornero la segretaria nazionale della Cgil ha specificato che ''come sempre dipende dal merito. Non è che siccome c'è una data quel giorno lì qualunque cosa ci sia va bene. Ieri abbiamo detto esplicitamente - ha ricordato Camusso - che è stato fatto un passo indietro perché rispetto all'annuncio di una scelta corretta che è appunto quella dell'universalità se non ci sono le risorse l'universalità non c'è''. E ha concluso: ''Se non ci saranno le risposte e le risorse, decideremo cosa fare''.

 

L'invito della Cisl. Anche la Cisl chiede al governo di cambiare la propria posizione sugli ammortizzatori sociali perché in tempo di crisi è necessaria una durata più lunga per i sussidi di disoccupazione. E avverte: il tavolo sulla riforma del lavoro salta se non sarà modificata la parte su mobilità e ammortizzatori sociali, ha detto, parlando a Trieste, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. ''Il Governo deve stare attento, perché dopo la vicenda delle pensioni, se salta anche questo tavolo c'è una cesura non facile'', ha detto.

 

''L'innalzamento dell'età di uscita e la crisi - scrive il segretario generale del sindacato, Raffaele Bonanni su Twitter - dovrebbero consigliare più mobilità (al momento la mobilità per i licenziamenti collettivi dura due anni) e non il dimezzamento di tempi e di copertura economica. Il governo cambi''. Il segretario generale della Cisl, poi, non si spiega l'impuntatura dell'esecutivo riguardo della data del 23 marzo per la conclusione della trattativa sulla riforma del mercato del lavoro: "È davvero incomprensibile questa impuntatura e spero che il governo cambi opinione". "Più che la data del 23 marzo, a noi interessa la qualità dell'accordo e la possibilità che questo vada in soccorso alla gente e non contro la gente - ha dichiarato Bonanni -. Il governo si è posto il problema di farlo comunque entro la prossima settimana. Però ci sono oggettivi problemi".

 

Contratti. ''Ci sono alcune cose positive che hanno smosso il governo: parlo della tipologia dei contratti. Si va verso l'apprendistato come canale principale per i giovani, che deve condurre al maggior tempo indeterminato. Si va verso un contratto a termine, che deve portare ancora di più a un tempo indeterminato. Mi piace la tecnica di farlo pagare di più e qualora si trasformasse in tempo indeterminato, i soldi pagati tornano indietro all' azienda''.

 

Rete imprese: "Se non cambia, non firmiamo". ''L'aggravio di costi previsto dalla riforma del lavoro presentata dal governo e' inaccettabile per le imprese. Se non ci saranno modifiche sostanziali, non firmeremo l'accordo'', è l'avvertimento di Marco Venturi, presidente di Rete Imprese Italia.

 

Diliberto: "Governo avanti con l'accetta". "Quando si tratta di lavoratori, il governo Monti va avanti con l'accetta", commenta Oliviero Diliberto, segretario nazionale Pdci-Federazione della Sinistra. "Molta prudenza con le lobby, tagli su tagli prima alle pensioni e ora agli ammortizzatori sociali. La proposta del ministro Fornero è inaccettabile. Riduce la tutela in caso di disoccupazione e non è vero che è universale. E i giovani, con cui il governo Monti si riempie la bocca da quando si è insediato, non sono tutelati affatto. Il combinato-disposto di innalzamento dell'età pensionale, riduzione della tutela e recessione - conclude Diliberto - peggiorerà in modo micidiale le condizioni di lavoro. E' in atto lo stesso massacro sociale operato sulle pensioni".

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Mahhh... blink.gif

 

Poi c'è anche da dire che vedo nei bar sempre la stessa gente ed a qualunque ora del giorno, come vivono? ...Questo è un'altro mistero!

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Maxritmo

Mahhh... blink.gif

 

Poi c'è anche da dire che vedo nei bar sempre la stessa gente ed a qualunque ora del giorno, come vivono? ...Questo è un'altro mistero!

 

a volte ci sono anchio...ma nn è certo esser ricchi

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a volte ci sono anchio...ma nn è certo esser ricchi

 

Parlo di gente che non lavora ph34r.gif

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Vuoi prendete 1700 - 2000 euro di stipendio al messe e pagate tasse esattamente quanto paghiamo noi.

Ma noi, come stipendio normale prendiamo 250 - 280 euro.I prezzi sono esattamente gli stessi sia del gasolio e anche de i alimenti.I prezzi dei vestiti esempio e altro cose sono gli stessi e a volte più cari.

Non fatte cosi dai ;) :patpat:

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Maxritmo

Parlo di gente che non lavora ph34r.gif

 

come si dice da noi..."piantano i chiodi"...

 

nn cò come li levano poi... <_<

 

me lo chiedo spesso anchio...;)

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