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2.0 TDI 170 CV DSG, consuma troppo?


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La NAFTA nell'OLIO ???? MA che dici Paolo ?? Questo è il TAPULLO che ha fatto FIAT per pulire il FAP!

 

enry, mi dispiace contraddirti, ma forse hai un pò di confusione tra FAP e DPF, due metodi per abbattere gli inquinanti delle vetture, ma non uguali come concezione tra di loro.

 

Il FAP

 

Il FAP (acronimo di filtro antiparticolato) e' un dispositivo introdotto nel 2000 dal gruppo PSA, Peugeot-Citroën, e da esso brevettato per abbattere le emissioni inquinanti del particolato (PM10) prodotto dai motori diesel,.

 

Come funziona

 

Il F.A.P. e' un vero e proprio filtro che assomiglia per aspetto e realizzazione ai catalizzatori (quindi disseminato internamente da minuscoli canalini), e posto subito dopo il catalizzatore bivalente, il cui compito e' trattenere le polveri presenti nei gas di scarico. Ma, ci si potrebbe chiedere, cosi' facendo non si rischia, a lungo andare, di intasare il filtro e "attappare" il motore? La risposta e' no, e il motivo risiede nel fatto che il filtro viene rigenerato bruciando periodicamente (circa ogni 600-1000 km) le polveri intrappolate in modo del tutto automatico e in pochi minuti. La difficolta' del processo non risiede nel trattenere il particolato all'interno del filtro, bensi' nel rigenerare la trappola: in questo, vengono in aiuto i moderni sistemi ad iniezione diretta (come il Common Rail) e la loro flessibilita' nell'effettuare iniezioni di combustibile al momento opportuno e della quantita' desiderata. Infatti, il particolato brucia naturalmente ad una temperatura di 550 °C, ma nella guida in citta' i gas di scarico arrivano al filtro solo a 150-200 °C: qui interviene la centralina che comanda una micro post-iniezione di gasolio nella fase di espamsione che comincia a bruciare nel cilindro, procedendo poi fino al filtro innalzandone la temperatura; a questo punto viene introdotto uno speciale additivo (l'ossido di cerio, contenuto in un piccolo serbatoi o a parte e additivato al gasolio dopo ogni rifornimento) che abbassa la temperatura di inizio combustione delle polveri a 450 °C, rendendola piu' veloce e proteggendo il filtro stesso da eccessivi stress termici, che a lungo andare potrebbero portarlo alla rottura. Ovviamente, si presume che con una completa combustione del particolato, si emettano allo scarico la minor quantita' possibile di inquinanti!

 

Tuttavia, il PM10 diventa PM2.5 o meno; la combustione del particolato avviene, normalmente, su percorsi extraurbani dove il sistema di scarico e i gas relativi raggiungono le temperature necessarie ,circa 500 °C, per far bruciare, grazie anche a supplementari iniezioni di gasolio, le cosiddette post-iniezioni, gli agglomerati di particolato e cerina catturati dal filtro.

 

Purtroppo, la cerina non brucia: essa va ad intasare un apposito filtro che, intorno agli 80.000 km, dovra' essere sostituito. L'automobilista e' avvisato da un'apposita spia o messaggio sul quadro di bordo. Tale percorrenza puo' variare in base all'uso dell'auto: un uso prevalentemente cittadino, ad esempio, accorcia la vita del filtro; al contrario, un uso prevalentemente extraurbano l'allunga.

 

Tutte le fasi appena descritte avvengono senza che il conducente si accorga di nulla e con un irrisorio aumento dei consumi dovuto alle post-iniezioni. Ovviamente, bisogna provvedere periodicamente al rifornimento di ossido di cerio (circa ogni 80-120 mila km) che, oltretutto, e' una sostanza non tossica, nonche' alla pulizia del filtro dai depositi che vi si accumulano. Infine la vita stimata dell'intero filtro e' di 200.000 km piu' che sufficiente a coprire l'intera vita di un'automobile.

 

 

 

 

 

Il DPF

 

le case automobilistiche, recentemente, hanno varato un nuovo sistema antiparticolato: il DPF

 

Si tratta sempre di un filtro, ma funziona senza additivare il gasolio con la cerina, puntando sempre sulle post iniezioni di gasolio, cioe' iniezioni che avvengono dopo che e' avvenuta la fase normale di combustione, in modo da innalzare la temperatura dei gas di scarico fino al punto di "bruciare" il particolato.

 

Gli inconvenienti si possono manifestare in tre modi e non e' detto che appaiano in modo evidente tutti e tre su ogni modello.

 

1)accensione della spia che avverte dell'intasamento del filtro, fatto che impone periodici allunghi su strade poco trafficate fino allo spegnimento della stessa, oppure visite in officina.

 

2)Aumento del livello dell'olio motore per eccesso di gasolio iniettato nei cilindri per pulire il filtro, che causa un aumento del livello dell'olio che si diluisce troppo perdendo il suo potere lubrificante

 

3)Sostituzione del lubrificante a intervalli ravvicinati, anche 4000 km, e del relativo filtro

 

a remare contro questi dispositivi c'e' anche il TUV, l'organismo indipendente che, in Germania, e' responsabile dei processi di omologazione e revisione di tutti i veicoli che, da sempre, contesta l'utilita' del DPF, soprattutto nei centri urbani, dove ha una scarsa efficienza, a causa delle basse temperature raggiunte.

Modificato: da lonza70
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variant110tdi

Enry, non è solo FIAT, anche il VW 2000 TDI col fap ha lo stesso problema di aumentare i cambi di olio... è un difetto che hanno tutti i diesel di tutte le case per come è strutturato il sistema...

 

Welcome to Euro5-Fap World...

 

Le post combustioni necessarie a riscaldare opportunamente il FAP e il DPF nella fase di rigenerazione, provocano inevitabilmente una progressiva diluizione dell'olio motore a causa della percentuale di gasolio iniettato in ritardo che, restando incombusto, cola lungo le pareti dei cilindri e si deposita in coppa olio.

 

Questo fenomeno indesiderato è direttamente proporzionale alla frequenza delle rigenerazioni ed è intuitivo che sarà di maggiore entità nelle vetture sottoposte a frequenti percorsi nel traffico urbano o brevi percorrenze giornaliere a bassa velocità.

 

Quando la percentuale di gasolio diluito nell'olio motore raggiunge un valore stimato del 7%-10%, un'apposita segnalazione sul quadro strumenti avvertirà l'utente che è necessario sostituire l'olio anche se non si è raggiunto il previsto chilometraggio per il servizio di manutenzione programmata. Su alcune vetture l'astina di controllo livello olio riporta una ulteriore tacca indicante il livello max. tollerabile a seguito della diluizione da gasolio. Ovviamente tale incombenza, oltre a creare un disagio imprevisto, aumenta non poco i costi di gestione del veicolo poiché l'operazione è considerata normale manutenzione a pagamento ma, spesso, non viene neanche prospettata all'acquirente al momento del contratto di vendita.

 

Alcune Case automobilistiche (poche), a seguito di numerose lamentele, per non penalizzare eccessivamente la clientela, valutano i casi in cui è opportuno effettuare la precoce sostituzione olio a titolo gratuito.

 

Tuttavia, non è corretto considerare il fenomeno della diluizione dell'olio come un'anomalia del sistema che riguarda solo alcuni modelli che adottano il DPF (con tale tecnologia le post combustioni sono più spinte al fine di ottenere temperature all'ingresso del filtro di almeno 600°C) ; è indubbiamente un aspetto poco piacevole ma tutte le Case lo prevedono (anche quelle che adottano il FAP), all'attuale stato dell'arte e ne descrivono le modalità e la politica post-vendita nella relativa documentazione interna, informando di conseguenza la clientela.

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Enry, non è solo FIAT, anche il VW 2000 TDI col fap ha lo stesso problema di aumentare i cambi di olio... è un difetto che hanno tutti i diesel di tutte le case per come è strutturato il sistema...

 

Welcome to Euro5-Fap World...

 

Le post combustioni necessarie a riscaldare opportunamente il FAP e il DPF nella fase di rigenerazione, provocano inevitabilmente una progressiva diluizione dell'olio motore a causa della percentuale di gasolio iniettato in ritardo che, restando incombusto, cola lungo le pareti dei cilindri e si deposita in coppa olio.

 

Questo fenomeno indesiderato è direttamente proporzionale alla frequenza delle rigenerazioni ed è intuitivo che sarà di maggiore entità nelle vetture sottoposte a frequenti percorsi nel traffico urbano o brevi percorrenze giornaliere a bassa velocità.

 

Quando la percentuale di gasolio diluito nell'olio motore raggiunge un valore stimato del 7%-10%, un'apposita segnalazione sul quadro strumenti avvertirà l'utente che è necessario sostituire l'olio anche se non si è raggiunto il previsto chilometraggio per il servizio di manutenzione programmata. Su alcune vetture l'astina di controllo livello olio riporta una ulteriore tacca indicante il livello max. tollerabile a seguito della diluizione da gasolio. Ovviamente tale incombenza, oltre a creare un disagio imprevisto, aumenta non poco i costi di gestione del veicolo poiché l'operazione è considerata normale manutenzione a pagamento ma, spesso, non viene neanche prospettata all'acquirente al momento del contratto di vendita.

 

Alcune Case automobilistiche (poche), a seguito di numerose lamentele, per non penalizzare eccessivamente la clientela, valutano i casi in cui è opportuno effettuare la precoce sostituzione olio a titolo gratuito.

 

Tuttavia, non è corretto considerare il fenomeno della diluizione dell'olio come un'anomalia del sistema che riguarda solo alcuni modelli che adottano il DPF (con tale tecnologia le post combustioni sono più spinte al fine di ottenere temperature all'ingresso del filtro di almeno 600°C) ; è indubbiamente un aspetto poco piacevole ma tutte le Case lo prevedono (anche quelle che adottano il FAP), all'attuale stato dell'arte e ne descrivono le modalità e la politica post-vendita nella relativa documentazione interna, informando di conseguenza la clientela.

 

quoto.... la prima che ha iniziato con questa storia della diluizione del gasolio, se non erro, e stata la penultima Mazda6..adesso non so come siano messe. Visto che parliamo di sistemi di abbattimento del particolato e del loro mal/funzionamento aggiungerei anche, ovviamente, il DPNR di Toyota ;)

 

Toyota è stato il primo costruttore ad introdurre il sistema DPNR (Diesel Particulate NOx Reduction) nella produzione di serie sull’Avensis. Il DPNR è costituito da un NOx adsorber catalyst impregnato su un tradizionale filtro wallflow a supporto ceramico; il sistema quindi presenta un ingombro limitato.

Il DPNR è installato in una posizione close-coupled rispetto al motore, e risulta

particolarmente efficacie grazie all’avanzato sistema di gestione del motore; il motore è equipaggiato con un quinto iniettore collocato nel collettore di scarico, per creare le giuste condizioni operative per il funzionamento.

Il sistema DPNR permette di mantenere le emissioni di NOx e di particolato al di sotto di EURO IV rispettivamente del 50 e del 90 %.

 

post-25078-1294446955.jpg

 

 

e vi assicuro che funziona ;) il mio livello dell'olio e stabile, ma soprattutto non ho mai sofferto di "rigenerazione" ;) pur avendo fatto il 70%, di 13.000 Km, in città.

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Si grazie delle spiegazioni amici, forse sono stato io a d essere tropo categorico e coinciso.

 

Comunque, a me risulta che la soluzione di escludere il 5° iniettore e di adottare l'iniezione di gasolio "nel momento sbagliato" per farlo spedire nello scarico aveva dato problemi alla Grande Punto. Di questo ne sono abbastanza certo in quanto c'era circa un anno e mezzo fa un articolo interessante su Quattroruote.

 

Sapevo anche che VW utilizzava invece il sistema del 5° iniettore e chindi era esente da questa problematica.

 

Ora indipendentemente dalle segle relative ai brevetti, voi mi state dicendo il contrario, giusto ?

 

Enry

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variant110tdi
Si grazie delle spiegazioni amici, forse sono stato io a d essere tropo categorico e coinciso.

 

Comunque, a me risulta che la soluzione di escludere il 5° iniettore e di adottare l'iniezione di gasolio "nel momento sbagliato" per farlo spedire nello scarico aveva dato problemi alla Grande Punto. Di questo ne sono abbastanza certo in quanto c'era circa un anno e mezzo fa un articolo interessante su Quattroruote.

 

Sapevo anche che VW utilizzava invece il sistema del 5° iniettore e chindi era esente da questa problematica.

 

Ora indipendentemente dalle segle relative ai brevetti, voi mi state dicendo il contrario, giusto ?

 

Enry

 

Se senti le noie che ha avuto TEX con un 2000 170cv DPF del 2007 e il topic di Teoturo , direi che anche con il 5° iniettore aumenti la percentuale di gasolio nella coppa olio... che poi magari la tua MY 2010 abbia un sw più efficiente contro i frequenti recovery è un altro paio di maniche ma tutte le vetture che usano il FAP-DPF soffrono di questo problema... di meno le Peugeot-Ford che hanno la cerina per rigenerare il filtro a temperature più basse (ciclo aperto).

 

Il filtro tuo come quello Fiat o Toyota o Renault , indipendentemente dalla raffinatezza, è sempre un filtro a ciclo chiuso che per bruciare il PM10 necessita comunque di gasolio supplementare sulla camera di scoppio durante il ciclo di espansione... è chiaro che del gasolio in eccesso possa trafilare, varia , è chiaro che la Grande Punto-Corsa-500 €5 con quel sistema spartano di recovery del 1300mj (che è un gran bel motore perartro) dopo 5000km tutti in città si siano ritrovate gasolio in misura maggiore che magari con la tua..

 

Il 5° iniettore fu inventato dalla Renault nel 2005 per ovviare le emissioni di Cerio della Peugeot, ma anche la Peugeot pur bruciando a temperatura più bassa necessita comunque di spurgarla a velocità costante....

 

Per ora il Fap-Dpf è una rogna in più da aggiungere, tieni conto che anche se la tua con olio speciale per DPF rimane Longlife dovrai cambiare l'olio a 15.000km o anche prima, a seconda della percentuale che usi l'auto in città...

 

Ti toccherà fare come loro, tu però rigeneri il filtro :ciao: :ok: :ok: B) B) :(

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Muttley74

Per favore non postare questi video, sono una persona sensibile e vedere queste scene dove le macchine vengono maltrattate e demolite in quella maniera mi fa stare male...

Scusate l'OT

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variant110tdi
Per favore non postare questi video, sono una persona sensibile e vedere queste scene dove le macchine vengono maltrattate e demolite in quella maniera mi fa stare male...

Scusate l'OT

 

Si pure io ho la passione per le auto d'epoca, l'ho messa per Enry che è di Genova e mi è venuto in mente questo film di Franco Nero dove vi era un inseguimento a Genova, roba che toccherà fare pure a lui quando si accenderà la spia 'recovery' :ciao: :ok: :ok: B) B)

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Ma sei proprio simpatico. :D

 

Comunque l'avevo riconosciuta subito che era la mia città. Quello che ti posso dire che l'autostrada è sempre uguale.

 

La mia affermazione sui filtri non era riferita al mio veicolo. Quello poi vedremo. Se avrà bisogno di cure ... vabbhè .. lo sapete.

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variant110tdi
Ma sei proprio simpatico. :D

 

Comunque l'avevo riconosciuta subito che era la mia città. Quello che ti posso dire che l'autostrada è sempre uguale.

 

La mia affermazione sui filtri non era riferita al mio veicolo. Quello poi vedremo. Se avrà bisogno di cure ... vabbhè .. lo sapete.

 

La cosa più semplice da fare è prenderla quando ti arriva sentendo quanto manca al tagliando....

 

Poi non so come ti comporterai ma dopo un breve periodo di utilizzo secondo i tuoi standard medi dopo 15.000km cambi solo l'olio e vedi quanta percentuale di nafta c'è nell'olio...

 

A te va bene, fai 15.000km l'anno quindi fai un tagliandone completo ogni anno invece che ogni 2 come facevi prima col Longlife... tanto per preservarla onde evitare le rogne che ha avuto Stig...

 

Senti comunque Lonza che sui 2000 TDI-dpf sa tutto...

Modificato: da variant110tdi
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Il filtro tuo come quello Fiat o Toyota o Renault , indipendentemente dalla raffinatezza, è sempre un filtro a ciclo chiuso che per bruciare il PM10 necessita comunque di gasolio supplementare sulla camera di scoppio durante il ciclo di espansione... è chiaro che del gasolio in eccesso possa trafilare, varia , è chiaro che la Grande Punto-Corsa-500 €5 con quel sistema spartano di recovery del 1300mj (che è un gran bel motore perartro) dopo 5000km tutti in città si siano ritrovate gasolio in misura maggiore che magari con la tua..

 

Il 5° iniettore fu inventato dalla Renault nel 2005 per ovviare le emissioni di Cerio della Peugeot, ma anche la Peugeot pur bruciando a temperatura più bassa necessita comunque di spurgarla a velocità costante....

 

La toyota NON inietta gasolio in camera, ma, come ho scritto, nel collettore di scarico (con il 5° iniettore). Quindi niente trafilementi in coppa. Inoltre ha il filtro vicinissimo alla turbina, non sotto l'auto...distante, per cui la temperatura ideale viene raggiunta con molta facilità e senza ausislio di "additivi" tipo cerio. Ti assicuro che io non ho mai visto spie accese e mai avuto noie di qualsivoglia tipo, con questo dispositivo, men che meno necessità di fare sgroppate in velocità per poter rigenerare. Fa tutto lui senza che il guidatore senta la benchè minima variazione di funzionamento. Tutto questo percorrendo tantissima strada in città con frequenti accensioni e spegnimenti.

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variant110tdi

Infatti questa è la strada che seguirà FIAT per aggiornare i MJet...

 

C'è da chiedersi per chi ha comprato una 500 a gennaio 2010 €5...globalmente le macchine vanno prese collaudate..

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Vedremo ...

Enry io, se fossi in te, se davvero il 170 DPF piscia gasolio nella coppa gli farei la "cura" ;) immediatamente...non accetterei nemmeno una goccia di gasolio nell'olio, altro che riuscire a tirare fino ai 15.000 senza cambiarlo <_<

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