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Sospensioni


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  • 2 years later...
fedeleimpianti

:arf ,

ciao, io da poco ho cambiato tutti e quattro gli ammortizzatori ,me ne sono accorto ,quando andavo tutto gas , il mio passat si impennava, mettendola sopra il ponte, abbiamo notato io e il mio amico meccanico , che erano andati anche quelli di dietro , nn so dirti che tipo di ammortizzatori ho montato ,ma ti posso garantire che la differenza anche in curva la sento . :shock:

:arf

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scusate come faccio ha capire se i miei ammortizzatori sono ancora funzionanti, :angry:

 

 

te ne accorgi dalla stabilità dell'auto, o al limite li fai controllare con pochi euro di spesa dai centri autorizzati tipo quelli che effettuano la revisione.

io ti consiglio di montare ammortizzatori a gas e non ad olio ;)

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te ne accorgi dalla stabilità dell'auto, o al limite li fai controllare con pochi euro di spesa dai centri autorizzati tipo quelli che effettuano la revisione.

io ti consiglio di montare ammortizzatori a gas e non ad olio :welcome:

 

Ciao lonza70, scusala mia scarsa conoscenza, che differenza passa da ammortizzatori ad olio a quelli a gas? ;) ciao....

Modificato: da PASSAT130cv
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Ciao lonza70, scusala mia scarsa conoscenza, che differenza passa da ammortizzatori ad olio a quelli a gas? ;) ciao....

 

ciao, visto il discorso ampio e complesso ti riporto qui di seguito un sunto preso in rete..........................

 

 

Gli ammortizzatori moderni sfruttano anch'essi il principio dell'attrito, ma non quello di sfregamento di due solidi, bensì quello di passaggio di un liquido attraverso dei fori calibrati: sono cioè degli ammortizzatori idraulici, detti anche oleodinamici.

 

Nella sua forma più semplice un ammortizzatore idraulico è costituito da un cilindro pieno di uno speciale olio idraulico entro cui scorre uno stantuffo il cui corpo è attraversato da alcuni fori calibrati. Poiché il cilindro e lo stantuffo sono collegati ciascuno a una delle due parti il cui movimento relativo deve essere ammortizzato, lo stantuffo si muove nel cilindro costringendo l'olio idraulico ad attraversarlo ora in un senso ora nell'altro, a seconda che l'ammortizzatore sia in compressione o in estensione; in questo movimento il pistone incontra una forte resistenza dovuta all'attrito di passaggio dell'olio attraverso i piccoli forellini ricavati sullo stantuffo, per cui il suo movimento è fortemente frenato.

 

In pratica gli ammortizzatori sono ben più complessi perché, come si è detto, l'effetto ammortizzante dev'essere molto più forte in estensione che in compressione sia per motivi di tenuta di strada che di comfort di marcia. Esistono pertanto nello stantuffo più fori, alcuni per il passaggio dell'olio dalla superiore a quella inferiore e altri per il passaggio nel senso opposto. Tali fori sono controllati da valvole a disco cameraelastico o da valvole a molla calibrate in maniera tale da ottenere il desiderato effetto smorzante sia in compressione che in estensione.

 

 

Un tipo di ammortizzatore più sofisticato dei precedenti è quello oleopneumatico, comunemente chiamato "a gas".

 

In questi ammortizzatori esiste il consueto cilindro con l'olio idraulico in cui scorre lo stantuffo con i fori di passaggio dell'olio, però questo non riempie tutto il cilindro, ma solo una parte: il rimanente volume del cilindro è pieno di un gas (di solito azoto) compresso a una decina di atmosfere e separato dall'olio da uno stantuffo mobile privo di fori di comunicazione tra i due fluidi.

 

Gli ammortizzatori oleopneumatici hanno due grossi vantaggi rispetto a quelli oleodinamici: innanzitutto hanno una dolcezza di funzionamento non riscontrabile negli altri, dovuta al fatto che il gas è comprimibile mentre l'olio nOn lo è, e in secondo luogo hanno un intrinseco effetto di compensazione del volume dello stelo dello stantuffo che provoca altrimenti un diverso comportamento dell'ammortizzatore a seconda che lavori in compressione o in estensione. L'olio che nella fase di compressione passa dalla camera superiore a quella inferiore trova quest'ultima parzialmente occupata dallo stelo dello stantuffo e quindi non in grado di ricevere la quantità di olio spostata: l'eccesso di olio spinge in alto lo stantuffo flottante fra olio e gas comprimendo ulteriormente quest'ultimo.

 

Durante la fase di estensione dell'ammortizzatore avviene il contrario: l'olio passa dalla camera inferiore a quella superiore ma in quantità ridotta a causa sempre della presenza dello stelo dello stantuffo che occupa un certo volume sottratto a quello dell'olio. La deficienza di olio nella camera superiore viene prontamente colmata dal gas in pressione che spinge lo stantuffo flottante in basso.

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